Il passato di Sandokan (Salgari)

La Tigre della Malesia (Versione originale de "Le Tigri di Mompracem", 1991), p248/9:

Aveva vent'anni appena quando salì sul trono di Maludu, un regno che trovasi vicino alle coste settentrionali del Borneo. Terribile, forte come un leone, coraggioso come una tigre, in breve volger di tempo aveva raccolto attorno a sé tutti i popoli vicini dopo averli vinti, a segno che a ventidue anni estendeva la sua potenza fino alle rive del Koti e alle frontiere del regno di Borneo.

Queste imprese gli furono fatali. Inglesi dapprima, Spagnuoli dopo, Olandesi più tardi, il sultano di Borneo, i ragià di Koti e quelli del lago di Kini Balou, paventando che finisse col soggiogare l'intera isola, e scacciarli dai loro domini, cominciarono a tramare contro di lui. Le sollevazioni cominciarono sulle coste fomentate dai bianchi, poi presero piede nell'interno, sicché tutto il paese in breve tempo sollevossi contro di lui. Invano lottò, invano schiacciò gli uni e gli altri. La sua famiglia cadde sotto il ferro degli assassini: padre, madre, sorelle caddero mutilati ai suoi piedi. Le truppe passarono sotto le bandiere dei nemici, i suoi amici lo abbandonarono, altri lo tradirono, ed egli dovette salvarsi colla fuga seguito da un pugno di valorosi che non lo vollero lasciare nemmeno nella sciagura.

Errò parecchi anni sulle spiagge settentrionali dell'isola, ora inseguito come belva feroce, ora senza viveri, ora senza mezzi, trascinandosi qua e là a capriccio, cercando indarno di riacquistare il perduto regno e di vendicare l'assassinata famiglia.

Spinto dalla miseria, dall'odio, dalla vendetta, precipitò di pendio in pendio, finché si fece pirata. S'imbarcò su di un prahos, abbandonò le spiaggie della sua patria giurando atroce vendetta e approdò a Mompracem.

Era forte, era prode, era terribile. Formò una banda, e devastò il mare. Inglesi, Spagnuoli, Olandesi, Bornesi, non ebbero da lui quartiere. Assaporò il sangue, s'inebbriò della polvere del cannone, diventò la Tigre della Malesia.